Si è tenuto il 30 giugno 2022, nella splendida cornice del Parco della Biodiversità Mediterranea di Catanzaro, un Focus sul primo compost prodotto a Catanzaro, da Alli Scarl, l’impianto pubblico di selezione, trattamento e recupero, presso il quale confluiscono i rifiuti di Catanzaro e provincia. Un risultato non affatto scontato, se si fa riferimento alla gestione dei rifiuti in Calabria, da sempre in una situazione di emergenza e costretta a trasferire buona parte dei rifiuti prodotti dai cittadini calabresi presso impianti di trattamento al nord Italia o ancor più spesso all’estero, a costi proibitivi.
Green Soil è la dimostrazione che qualcosa sta cambiando, e che finalmente le istituzioni hanno imboccato la strada giusta verso un futuro più roseo. Con le attuali premesse, le prospettive non possono che farci ben sperare. A festeggiare il risultato, in un incontro fortemente voluto dai vertici regionali, tanto quanto dalle imprese che hanno brillantemente lavorato al progetto, per far si che si realizzasse in tempi record, un parterre di relatori ed ospiti di pregio, che hanno illustrato, minuziosamente il percorso che li ha portati ad oggi e anticipato i progetti futuri su cui si sta lavorando per un completo revamping dell’impianto di Alli, che consentirà alla città di Catanzaro di poter gestire la totalità dei propri rifiuti in modo efficace ed affidabile, attraverso soluzioni industriali moderne ed avanzate.
A dare inizio ai lavori, le testimonianze dei tecnici di COGEVI e Calabra Maceri e Servizi S.p.A., che hanno esposto in modo chiaro e dettagliato, il lavoro svolto fino ad oggi dal raggruppamento di imprese, aggiudicatario dell’appalto di gestione e revamping dell’impianto di selezione, riciclo e trattamento di Alli, nel comune di Catanzaro.
Giuliano Vittorazzi, referente dell’azienda padovana COGEVI (società del Gruppo Vittadello), specializzata nella costruzione di infrastrutture e di edilizia in tutto il territorio Italiano, ha espresso la sua totale soddisfazione per i risultati raggiunti e per come il progetto si sta portando avanti grazie ad un lavoro sinergico con i partner calabresi, ha inoltre ringraziato profusamente i cittadini di Catanzaro e dei comuni per l’ottima qualità della frazione organica che viene conferita in impianto, sottolineando l’impegno del gestore della raccolta, Sieco, che ha fatto un lavoro certosino nel coinvolgimento della cittadinanza, con un netto miglioramento della qualità nel corso dei due anni di gestione dal 2020 ad oggi, che ha ridotto le frazioni estranee in modo drastico.
L’impianto, nel dettaglio, è stato magistralmente illustrato da Alessandro Cittadino, referente dell’azienda Calabra Maceri e Servizi S.p.A, leader nel settore ambientale, e coaggiudicataria dell’appalto di gestione di Alli Scarl. Nello specifico, il dott. Cittadino è entrato nel merito del processo di trasformazione della frazione organica, indicando i tempi di lavorazione delle varie fasi di compostaggio, biossidazione e maturazione, prima della raffinazione finale ed insacchettamento, che rendono Green Soil, pronto per l’utilizzo in agricoltura a pieno campo, o florovivaismo. Alessandro Cittadino ha inoltre voluto evidenziare le proprietà biologiche, chimich e e fisiche del prodotto, che a tutti gli effetti diviene un vero e proprio alleato per il suolo, non solo perché ne ripristina il contenuto organico, andato via via disperso per lo smisurato utilizzo di fertilizzanti chimici, e tecniche agricole intensive, poco rispettose dell’ambiente, ma per il contributo che esso rappresenta nella lotta contro il dissesto idrogeologico, migliorando la struttura del suolo, soprattutto di quelli argillosi e sabbiosi, molto presenti nella nostra regione, spesso soggetti a frane superficiali, per la scarsa capacità di drenaggio naturale.
Green Soil, ha puntualizzato Alessandro Cittadino, è già iscritto al Registro dei fertilizzanti presso il Ministero delle Politiche agricole ed è già stato ampiamente richiesto da aziende e consorzi del territorio che chiuderanno il circolo virtuoso di questa economia circolare green.
Entrambi le società hanno ringraziato il Commissario Straordinario Autorità Regionale Rifiuti e Idrico, Bruno Gualtieri, senza cui tutto ciò non sarebbe stato possibile. Lo stesso Gualtieri, che avrebbe dovuto partecipare all’incontro, ha mandato i suoi più cari saluti ai presenti, rammaricato di non poter essere presente, per motivi istituzionali.
Dopo le testimonianze dei tecnici di Alli Scarl, l’intervento di Luigi Siciliani, responsabile Igiene Ambientale di Sieco, l’azienda pugliese che gestisce da 5 anni i servizi di igiene urbana della città di Catanzaro e ben altri 20 piccoli e medi comuni della cintura urbana, il quale ha espresso la sua profonda gratitudine ai cittadini di Catanzaro per la loro piena collaborazione, e per come, in pochissimi anni hanno raggiunto e superato il 70% di raccolta differenziata, ponendosi al primo posto tra i capoluoghi calabresi. Ha inoltre evidenziato il ruolo strategico del polo impiantistico per la città di Catanzaro, per il raggiungimento dei propri obiettivi di raccolta differenziata.
A seguire, i saluti e complimenti del direttore Consorzio Rifiuti ATO Catanzaro, Pietro Oliverio, che si ritiene pienamente soddisfatto dei risultati raggiunti, e che il lavoro di squadra ha prodotto un modello che deve essere imitato ed adottato dalle altre province calabresi, per riscattarsi dalla perenne condizione di emergenza. Catanzaro ha dimostrato che professionalità e competenza sono le basi fondamentali su cui costruire un’economia sempre più circolare.
Soddisfazione condivisa a pieno da Giacinto Ciappetta, Dirigente delSettore Igiene Ambientale, del Comune di Catanzaro, che nel giorno conclusivo del suo incarico per il comune di Catanzaro, sceglie di ripercorrere la lunga strada che ha portato alla concretizzazione di un sogno, che nel primo periodo della sua nomina, sembrava irrealizzabile, per via di quelle note emergenze ambientali a cui noi calabresi siamo abituati. Un breve escursus, ricco di pathos, teso a rimarcare che i risultati arrivano solo quando i cittadini sostengono la politica e la politica, a sua volta, sostiene i cittadini.
Ha seguito l’intervento di Anna Parretta, Presidente di Legambiente Calabria, che ha puntualmente e dettagliatamente, illustrato il quadro generale del sistema rifiuti e depurazione in Calabria, da sempre fanalino di coda rispetto alle altre regioni italiane, quando si parla di raccolta differenziata e di rispetto dell’ambiente. La stessa ha ribadito che l’impianto di Alli, è diventato un tassello importante di quell’impiantistica della filiera del riciclo che serve alla Calabria per trasformare i rifiuti in preziose risorse, e che la futura prospettiva di una linea per la digestione anaerobica per produrre biometano e del riciclo delle altre frazioni differenziate, va nella direzione corretta che dovrà essere supportata con un aumento della raccolta differenziata per quantità e qualità. Ora diviene perciò fondamentale creare le giuste sinergie tra il mondo agricolo e produttivo e i produttori di ammendante compostato, per realizzare un’economia sostenibile e concretamente valida per la nostra regione.
Opinione condivisa dal Vicepreside Alberto Carpino, dell’Istituto Agrario Vittorio Emanuele II situato proprio all’interno del Parco della Biodiversità, felice di poter avviare con Alli Scarl le necessarie sperimentazioni a supportare l’utilizzo del prodotto a livello locale.
L’incontro, moderato da Mariateresa Celebre, responsabile Comunicazione e Marketing di Calabra Maceri e Servizi, si è concluso con i saluti del Presidente di Alli scarl catanzaro, Giada Fulini, che ha ringraziato in primis la Calabria per la calorosa accoglienza che le ha riservato, ritenendosi pienamente soddisfatta dello straordinario risultato ottenuto grazie alla sinergia tra le competenze delle imprese del Raggruppamento, l’efficiente sistema di raccolta e l’attenzione e lo spirito civico dei cittadini nel corretto conferimento dei rifiuti, e tutti gli addetti ai lavori, coinvolti, in particolare il personale di Alli Scarl, che ha colto in pieno il cambio di rotta e sposato la causa con impegno e grande entusiasmo.Un percorso che avrà nel futuro ulteriori sviluppi per quanto riguarda le infrastrutture e i processi, fino al completo rinnovamento della piattaforma impiantistica esistente.
L’incontro ha suscitato grande interesse tra i presenti, con particolare attenzione da parte del mondo accademico, che vede nell’utilizzo dell’ammendante compostato, un prezioso alleato nello studio di nuove tecniche di prevenzione del dissesto idrogeologico. Nello specifico i dipartimenti di geologia dell’Università della Calabria e dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, hanno manifestato la disponibilità ad avviare nuovi progetti di ricerca e sviluppo, con l’opportunità di calibrare il giusto utilizzo di prodotti come Green Soil, in attività a largo spettro, anche oltre il mondo dell’agricoltura.